La stagione delle sorprese

Con l’assegnazione degli ultimi trofei (le due Supercoppe), volge al termine la Superlega Clausura 2011/12.
Una stagione ricca di colpi di scena, vincitori che si sono imposti autorevolmente ed altrettanto autorevoli manager che abbandonano la propria serie, per scendere negli inferi della categoria sottostante.
E così, inaspettatamente, si scopre un Carea nuovo dominatore: con la vittoria della Superlega, della Coppa Superlega e della Supercoppa, mette in bacheca uno storico triplete che siamo sicuri urterà i nervi di “soci” e “dirimpettai”.
Ma se in ambito nazionale ha ben figurato il manager toscano, ahinoi ha ben figurato anche la sempre epica tamarragine di Jdn.
Vincitore della A1 e della Uefa, riesce ad aggiudicarsi la vittoria in Supercoppa grazie alla “rosa appassita” di Sprawl che, seppur vittorioso in Champions, si trova in piena emergenza nell’ultimo trofeo stagionale e deve arrendersi al principe dei truzzi.
Dualismo, quello tra Jdn e Carea, che ribadisce l’eterno dilemma: più forte la A1 o la A2?
Retrocessioni clamorose affliggono comunque entrambe le serie: Boss, Mamoski, Diego ed il celeberrimo Kul di Kavos, salutano la serie regina per approdare nella serie cadetta che si preannuncia, per il prossimo anno, di alto tasso tecnico.
Serie B che vedrà l’assenza di manager storici: Fralex, Gioiadivivere, Poohfan approdano in serie A, accompagnati dall’impresta storica del Kaiser che dopo anni di militanza in tutte le altre serie, giunge finalmente in quella di massimo rango.
Con le pive nel sacco scendono in C manager dai nick altisonanti e dalle accertate doti divinatorie: Globo e Beppojosef, Spiderman e Dyd relegati nelle ultime posizioni della B di quest’anno, avranno comunque modo di rifarsi sfoggiando la loro classe e la loro esperienza.
Così come SuperPadre Pio resta un caposaldo della serie B, altrettanto si può di Marcomix in Serie C.
Il manager partenopeo vede svanire il sogno promozione proprio all’ultimo, nello spareggio contro il chiacchierato Burzumati e sua cognata.
E così dalla C vediamo salire un inatteso Rafant, un beffardo Burzumati, un galoppante Equus ed un parsimonioso Common.
Drammatica la situazione di Mike, Davius e Naest che dopo una stagione disastrosa, si vedranno a settembre relegati in Serie D.
Da sottolineare l’epica impresa di Alves che nel temuto spareggio salvezza di serie C contro Naest, gliene rifila 7 e salva la panchina anche per il prossimo anno.
E per ultima la Serie D.
Forse a volte bistrattata, ma comunque combattuta e vivace, basti pensare che il campione uscente della SL, Mamoski, seppure di completamento, si piazza solo secondo alle spalle di un ritrovato Gunner, a cui si aggiungono Ildanish e Dalbom per la prossima serie C, fuori dai giochi l’esperto e temibile Ferrandre che non raggiunge la zona promozione.
Insomma, quest’anno le sorprese non sono mancate e per la stagione 2012/13 le premesse per assistere a fuochi d’artificio ci sono tutte, e poi c’è la crisi.
Si, si è fatta sentire pure nella nostra Superlega, con ben 16 manager (su 55) che chiudono in passivo questa clausura.
Il 29% dei partecipanti il prossimo anno partirà con una penalizzazione in classifica. Mai così tanti in Superlega, e non ci saranno indulti o sconti.
Chiudono i battenti le società, i manager, ed i calciatori.
“Rompete le righe” che darà modo di riflettere a tutti su cosa migliorare o cosa evitare per il prossimo anno.
Di una cosa però siamo certi, anche la prossima stagione ne vedremo delle belle.

 
Articolo di Kaisernik

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