La Superlega? La fine del mondo!

Se c’è una cosa che il mondo pallonaro ci ha insegnato nel tempo è che “la palla è rotonda”, “tutto può succedere”, e “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”…
Probabilmente suonano come luoghi comuni, ma se si esamina bene la Superlega Apertura appena conclusa si può notare come tali frasi si possano adattare perfettamente alla situazione, o forse più banalmente…la fine del mondo è vicina e i Maya, non ci sono andati poi così lontani.
Ma andiamo con ordine e analizziamo i fatti.
In serie A, colpi di scena a valanga, risultati e successi di manager mai dati per favoriti alla vigilia, clamorose disfatte… E’ successo di tutto!
E’ capitato che manager di grande esperienza si siano ritrovati con rose spuntate, o meglio “appassite”, che hanno capitolato contro gli avversari diretti e anche il semplice digrignare i denti per intimorire l’avversario non è bastato, così manager come Zande e Jackal devono scendere nella serie inferiore.
Ma che dire dei piani alti delle stesse serie? Il Kaiser che vince la A1, la Superlega in finale (contro Fralex) e pure la Supercoppa, al suo debutto in serie A, è una cosa che farebbe rimanere a bocca spalancata anche i bookmakers, ma di fatto questo è successo.
Altrettanto si può dire per Tittore, secondo piazzato in A1 e vincitore della Coppa Superlega, beffando per di più il suo “dirimpettaio preferito” in semifinale.
Ah già il dirimpettaio!
Carea, vince in Champions e in Supercoppa, ma deve abdicare in campionato favore di un Fralex che a parità di punti vince la A2, per poi capitolare in finale contro il Kaiser (come già detto poco fa). Ma è un thailandese in grande spolvero che porta comunque a casa la Uefa superleague.
Non c’è solo la Serie A, come ben sanno i manager delle altre serie. Boss dopo qualche stagione in B, finalmente torna nel suo vecchio “A”more assieme ad un galoppante Equus che allo sprint dello spareggio “B”effa SuperPadre Pio, che in clausura rimarrà appunto nella serie cadetta..
Serie cadetta che perde in un colpo solo manager di indubbio valore e “fortuna”: Digital e Pezzotto scendono mestamente in serie C, Kavos ritrova il suo “Kul” e torna in A.
Ma in clausura la Serie B ritroverà Marcomix, Beppo e Tony Manero, per un’ “ammucchiata” di vecchie glorie.
Se non fosse per la presenza di Beppo, potrebbe sembrare una rimpatriata tranquilla..ma con lui si rischia di fare di tutta l’erba (dei campi di gioco) un bunga bunga.
Se in serie A spiccano le sorprese e in B c’è un cambio tra veterani, in serie C spiccano i nomi nuovi: S & L, ssgazza, Davius, Jigen sono nomi sconosciuti ai più ma che hanno fatto una grande stagione in Serie D conquistando la promozione al loro debutto, affrontando manager altrettanto nuovi e freschi di debutto.
Una serie C che vedrà per di più la presenza (guadagnata non senza sofferenza) dell’altro finalista di “Coppa Superlega” John Cena…un incredibile risultato quello di coppa, per questo baldo e spensierato manager.
Non sarà facile per Dyd, Mike, Scattante, Alves, e Ultymo tornare dalla Serie D appena ottenuta alle serie maggiori con questa nuova generazione di manager che da settembre sembra proiettata verso ambiziosi traguardi!
Ciò che appare evidente è che in ogni serie non sono mancati i colpi di scena, nomi illustri che dopo anni di esperienza conquistano prestigiosi traguardi, ed altri, favoriti alla vigilia, che crollano mestamente.

Ma questa è solo la Superlega Apertura 2012/13, e per cambiare nuovamente tutto c’è ancora tempo..o meglio, non troppo…la Superlega Clausura è alle porte.
Sempre se i risultati impensati, non siano il presagio per la fine del mondo…

 
Articolo di Kaisernik

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