2 schiaffi e un pugno

Roma, Roma, Roma, core de sta città….
Così si apre ogni partita casalinga della Roma, così è doveroso aprire il resoconto della prima giornata di Champions League.
Una squadra forte, unita, con un Totti in forma straordinaria, un Totti grande finalmente anche in Europa e non solo in Italia.
Il capitano giallorosso è stato, però, ben coadiuvato da un Mancini in grande spolvero, autore di un gran goal (chiedere a Reveillere al quale gira ancora la testa) e da una squadra matura e che è stata brava a non reagire alle provocazioni dei francesi (Chivu torna a casa con il naso rotto).
La Roma adesso è paradossalmente favorita dal fatto di non dover più pensare ad un campionato ormai chiuso e può quindi concentrarsi esclusivamente sulla Champions League divenuta ormai l’obiettivo primario della stagione.
Amala, pazza Inter amala…..
Sembrava l’Inter fosse diventata finalmente una grande squadra, cinica, forte, imbattibile e forse proprio la troppa sicurezza nei propri mezzi l’ha messa ko. I complimenti per il gioco, l’impressionante serie di vittorie, lo strapotere dimostrato in Italia ha elevato l’Inter, aveva posto la squadra nerazzurra su un piedistallo, l’aveva portata in alto, molto in alto. Ma si sa che a certe altezze possono venire le vertigini e poi cadere giù fa tanto male. L’Inter vincerà lo scudetto, potrebbe portare a casa un’altra Coppa Italia (Mancini è uno specialista), ma è fuori dal trofeo più importante, è fuori dall’Europa che conta e per di più con una vergognosa rissa finale scatenata dagli spagnoli e dalla quale Burdisso, invidioso di Chivu, esce con il naso rotto.
Ma forse i nerazzurri lo hanno fatto apposta: dopo anni nei quali non hanno vinto nulla, dopo anni di sofferenza, fare il grande slam, vincere troppe cose poteva costare caro al cuore ormai provato dei suoi tifosi che a simili emozioni non sono più abituati.

Articolo di Mike75
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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