Dubbiose scommesse…

Che il Calcioscommesse fosse lo scandalo di quest’estate, si era capito quasi subito, appena spuntate fuori le prime indiscrezioni.
Ed effettivamente c’è da dire, quanto è emerso e quanto sta emergendo è ciò che ogni sportivo e amante del calcio, non vorrebbe mai sentire e/o vedere.
Partite combinate, tentativi di magheggi, scommesse e vincite da parte di chi ha già uno stipendio sostanzioso… gli elementi per indignarsi ci sono tutti.
In questi giorni poi, sta prendendo il via il processo sportivo. Alcuni soggetti hanno già optato per il patteggiamento, in modo tale da avere uno sconto di pena, e ammettendo implicitamente la propria colpevolezza, altri invece hanno optato per questo strumento giuridico, per non pesare eccessivamente sulla propria società attuale di appartenenza o per carenza di fiducia nella giustizia sportiva.
Quello che uno sportivo dovrebbe augurarsi è che episodi del genere non si verifichino, che la lealtà tra gli sportivi sia sempre e comunque presente, indipendentemente dalla società di appartenenza, perchè diciamolo chiaro e tondo: quello che sta capitando alla Juventus poteva capitare a chiunque.
La Juventus, come società, non ha commesso illeciti legati alle scommesse, ha avuto la sfortuna di acquistare un allenatore e due giocatori, che potrebbero (il condizionale è d’obbligo, allo stato attuale dei fatti) aver commesso degli illeciti, quando ancora non militavano in bianconero. Così come nell’Inter sembra coinvolto Ranocchia (ex-Bari). Ma poteva capitare a qualsiasi altra squadra.
Fare di tutta l’erba un fascio non ha senso, le mele marce andrebbero eliminate (qualora i fatti fossero provati), ma dubbi ulteriori ci vengono: ad esempio perchè il Siena è implicato ed il Novara no, quando la famosa presunta combine coinvolgeva anche gli azzurri piemontesi? Perchè l’allenatore del Siena è stato sentito e quello dell’epoca del Novara, non è stato sentito? Perchè si prende per oro colato quello che dice un testimone non del tutto attendibile, e quello che dicono minimo altri 20 giocatori, no?
Perchè chi forse è colpevole di omessa denuncia rischia una sanzione nettamente superiore a chi l’illecito l’ha effettivamente concretizzato e ammesso?
Insomma, perplessità e dubbi ce ne sono, quello che non dovrebbe mancare è la razionalità nello sportivo che guarda i fatti e dovrebbe essere capace in queste situazioni di guardare al di là del proprio orticello, perchè i valori sportivi dovrebbero essere sacri e trasversali, indipendentemente dalla tifoseria.
Ma si sa, l’Italia non è un Paese normale…

 
Articolo di Kaiserniky
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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