E se?

E se la squadra meno italiana del campionato italiano passa il turno giocando all’italiana? Cosa succede nella mente del tifoso? Calcio spettacolo? Lo spettacolo c’è stato in effetti ed è stato quello della distruzione del gioco altrui. Miracolo tattico? Nei decenni passati questo intelligente ed innovativo metodo di gioco aveva un nome ed una nazionalità: catenaccio all’italiana. Ebbene ora il portoghese che tanto disprezza Eupalla gioca il più italico esempio di concretezza sportiva. L’antitesi del Sacchi-pensiero. Non un gol in più dell’avversario, ma difesa ad oltranza. Con terzini (laterali di difesa si direbbe oggigiorno) raddoppiati dalle punte. Il modulo si trasforma da un 4 3 3 ad un fantastico 5 5 0 prima e in un 5 4 0 poi dopo l’espulsione. Partita splendida per sacrificio degli attaccanti e squallida per gli amanti del calcio spettacolo ricca poi di orribili farse dolorifiche atte al furto sistematico del tempo, anche questo è previsto da regolamento e quindi è lecito e ben fatto. Ma tant’è, è il risultato che conta e il presidente visionario arriva dopo trentotto anni a vedere i fasti di una finale che ricordava solo da ragazzo con le braghette corte. Certo che …. Se il Milito gol in netto fuorigioco non fosse stato convalidato avremmo assistito a ben altro, ma nella bolgia di San Siro l’arbitro non se l’è sentita di annullare il sogno nerazzurro e a poco vale aver reso pariglia ieri con il gol del Barcellona, il danno ormai era fatto. E ora ci rimane solo da vedere la finale, ricca di fascino per se stessa ma propria anche di formazioni che applicano la famosa tattica del gol in fuorigioco come sistema per ottenere la posta piena. Sarà interessante vedere la finale dei Furbi, magari impareremo qualcosa sull’etica, su come scucire scudetti da maglie sporche lo abbiamo già imparato. Comunque uscendo da questa mia continua ricerca e ossessione del bel gioco, possiamo gioire per aver finalmente una squadra italiana in finale …. Ecco, l’ho scritto … è stata dura, ma l’ho scritto. Ho scritto squadra italiana … mi è costato molto dire che l’inter è italiana ma l’ho fatto! Tutto lo nega, i giocatori, l’allenatore, il presidente (ha l’aria di un mezzadro argentino), ma è iscritta all’albo delle italiche e quindi devo accettarlo … magari con l’accetta, ma devo accettarlo. Speriamo di poter anche gioire per il ranking e per il trofeo che manca dalle parti di Eupalla sponda nerazzurra dalle calende greche, e speriamo di poter festeggiare con l’italico entusiasmo. La cosa più odiosa sarà sentire i tifosi compressi da trentotto anni (l’avevo già scritto?) gioire infantilmente e tronfiarsi di un po’ di oro dopo tanto cartone. Il vederli ronzare per Milano come bestie impazzite esultando urlando analisi profonde da intenditori di uno sport che la stessa storia ha dimostrato che non gli appartiene. Subiremo anche questo pur di portare a casa un trofeo che comunque Eupalla merita, ….. nonostante l’Inter.

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Articolo di SCA–TTANTE

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1 Response

  1. utente anonimo ha detto:

    Disgustoso.
    Io, una Bestia impazzita….Collega di redazione, ahimè, dell'autore di questo pezzullo ignobile.
    SuperPadrePio, in arte Candida Cannafò.

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