Fantasia al potere

Sono passati pochi anni da quando giocavano insieme, da quando deliziavano il pubblico della capitale, da quando hanno riportato la Roma a vincere lo scudetto.
Poi le loro strade si sono divise, ma Totti e Cassano sono rimasti sempre protagonisti assoluti del calcio italiano e non solo.
Il capitano della Roma pare aver trovato l’elisir di eterna giovinezza che gli permette, anche dopo infortuni che per molti possono rappresentare la fine della sua carriera da fuoriclasse, di ritornare come e meglio di prima.
E Totti lo ha dimostrato ancora una volta contro la Fiorentina sfoderando una prestazione maiuscola e trascinando la sua Roma alla vittoria.
Cassano rappresenta invece il più grande enigma del calcio italiano: prima per il fatto di essere l’eterno incompiuto, tanto genio quanto sregolatezza che lo portavano a fare le “cassanate” che spesso facevano più notizia della sue giocate, poi FantAntonio è arrivato a Genova dove ha trovato l’amore e ha messo la testa a posto, diventando probabilmente oggi il più forte giocatore italiano e creando un nuovo mistero: perché Lippi non lo convoca in nazionale? Perché un calciatore dotato di tanta classe, fantasia e capace di cambiare una partita con un’invenzione delle sue non trova posto in quella che dovrebbe essere la rappresentativa composta dai migliori giocatori italiani?
Bisognerebbe chiederlo a Lippi, ma la risposta appare scontata: così come fece con Panucci il ct della nazionale non torna mai sulle sue idee e soprattutto fa il macroscopico errore di fare valutazioni dettate più dalle simpatie che dai valori tecnici.
Totti e Cassano non andranno in nazionale per motivi diversi, speriamo almeno che continuino a farci divertire in campionato.

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Articolo di Mike75
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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