Fantasmi

Va detto: non era impresa facile ribaltare il 5 a 2 dell'andata.
E sinceramente in molti (tra i quali il sottoscritto) pensavano che l'impresa fosse alla portata, magari con una sublime prestazione d'orgoglio.
Il risultato è stato nefasto e deludente. Al di là del passaggio del turno, quasi impossibile dopo il risultato dell'andata, la sconfitta pure nella partita di ritorno non era molto preventivata.
E così l'Inter è fuori. Stranamente, perchè ci ricordiamo le facce soddisfatte dei dirigenti dopo l'esito del sorteggio che ha abbinato la squadra tedesca e quella nerazzura. Un sorriso che esprimeva la bramosia di successo dei nerazzurri che già si vedevano in finale.
Un errore di sottovalutazione che è costato caro ai nerazzurri.
E non è la prima volta.
Come non ricordare la disfatta scandinava che costò l'eliminazione dell'Inter dai preliminari di Champions nella stagione 2000/2001 attuata dall'Helsinborg?
O come non ricordare lo scudetto quasi in bacheca  e sfumato proprio nello sprint finale, in quel fatidico 5 maggio 2002? O nuovamente, come non ricordare quella eliminazione bruciante agli ottavi di finale di Champions, contro il Valencia, nel 2007?
Insomma, queste sono le disfatte nerazzurre più recenti e forse rientrano tra le più eclatanti, ma sono cose che possono capitare soprattutto se si sottovaluta l'avversario e se non si impara dai propri errori.
Si dirà: è 5-6 anni che l'inter vince lo scudetto e l'anno scorso ha fatto incetta di trofei internazionali.
Vero, ma una squadra che si reputa forte e vincente deve avere sempre voglia di vittoria (Mourinho questo lo sapeva bene), e non deve mai adagiarsi sugli allori delle vittorie che furono.
Anche se l'Inter rimane comunque in lotta per lo scudetto e per la Coppa Italia, sembra comunque la fine di un ciclo: infortuni a raffica, un Milito non più trascinante e determinante, suicidi avversari (come quello della Roma con la Samp nella scorsa stagione) che non avvengono più così spesso, e presunti favori arbitrali (come con Barcellona o Chelsea in Champions, l'anno scorso) che cominciano a diminuire (se non a sparire).
Il passato remoto (e nefasto) che fu, sarà il futuro? O il passato (e le vittorie recenti) ricominceranno a tornare?
Insomma l'Inter che è stata, forse ha finito la benzina, la fortuna è girata ed il giocattolino di Patron Moratti sembra esserci inceppato (o forse rotto?!).

Da questa eliminazione ne esce malconcio anche il calcio italiano che ritorna nuovamente all'ombra di quello spagnolo, inglese e pure tedesco, con l'accesso alle semifinali di Manchester, Shalke04 e di Barcellona e Real Madrid.
C'è da dire che in chiave Nazionale, gli interisti italici che giocano in maglia azzurra sono ben pochi (comunque sempre di più degli ultimi anni), ma il rifondamento del calcio azzurro, che piaccia o no, passa anche per le maglie interiste.

Per concludere onore al merito a Raul Gonzalez Blanco, capace di fare la differenza e regalare bel calcio anche in una squadra non formidabile in Bundesliga.
Bandiera madridista fino all'anno scorso e vena ispiratrice del cammino dello Shalke in questa Champions.

Articolo di Kaiserniky
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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