Italia Campione d’Europa


Italia Campione d'Europa
(Foto: Eurosport.it)

Campioni d’Europa, Campioni d’Europa, Campioni d’Europa.
Ah, dimenticavo… Campioni d’Europa!
Dopo 53 anni la nazionale azzurra torna sul tetto d’Europa e lo fa meritatamente, alla faccia degli inglesi.
Questo successo è un primo traguardo del percorso intrapreso dal movimento azzurro dopo il mancato mondiale del 2018, ma può essere anche un punto da cui partire in vista di Nations League e Mondiale 2022.
L’Italia nella finale va in svantaggio dopo due minuti, soffre, ma non abbassa la testa. Stringe i denti e nel secondo tempo si trasforma, dimostrando carisma, personalità e voglia di portare a Roma l’ambito trofeo.
Bonucci sigla il pari da opportunista e fa sciacquare la bocca a tutti quelli che in passato lo hanno criticato (interessante vedere nelle varie piazze, come anche gli anti-juventini più convinti abbiano esultato, questo per far comprendere sia la coerenza di taluni personaggi sia il fatto che la maglia azzurra unisce).
Gli inglesi tentano di fare il loro gioco e di sfruttare gli innesti giovani e talentosi, ma il muro Chiellini-Bonucci non ne fa passare una.
Insigne detta tempi per le folate d’assalto, mentre gli esterni con sovrapposizioni e ripartenze tentano di dare spinta sulle fasce.
Da menzionare Federico Chiesa particolarmente “in palla” in questa finale ma in generale in tutto l’Europeo.
Opaca prestazione di Immobile, che si da da fare, ma vuoi per la marcatura, vuoi perchè l’Inghilterra è comunque squadra ostica, portano l’attaccante della Lazio e non brillare.
E così dentro Bernardeschi, Berardi, Locatelli, Belotti, Fiorenzi e Cristante con prestazioni sicuramente all’altezza.
Si superano i supplementari e si arriva ai rigori dove, checchè se ne dica, un muro di nome Donnarumma impone la Brexit e porta nel suo italico l’ambito trofeo.

Non è sicuramente la nazionale più forte della storia (se pensiamo ai nomi che hanno vestito questa maglia pesante), ma sicuramente è una delle migliori dal punto di vista di qualità del gioco.
Ci volevano forze fresche. Ci voleva la voglia dei giovani di emergere e di far vedere che non c’è solo il singolo ma che il calcio è uno sport di squadra.
Ci voleva anche un C.T. con la voglia di vincere quanto da giocatore non è riuscito a conquistare.
Ci voleva un C.T che avesse voglia di divertire con idee chiare e bel gioco e anche con voglia di mettere in difficoltà gli avversari (come ad esempio facendo scambiare di posizione gli attaccanti per non dare riferimenti ai difensori avversari).
Ce l’abbiamo fatta. Siamo sul tetto d’Europa.
Non ci dobbiamo adagiare e dobbiamo essere consapevoli che da qui in avanti, il potenziale per continuare a fare bene c’è eccome.
E’ ora di proseguire il percorso di rinnovamento intrapreso, ma prima….. è ora di festeggiare!!

Articolo di Kaiserniky
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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