L’utopia del bel gioco

Non so quanti di voi abbiano avuto la fortuna, domenica scorsa, di assistere a Roma-Fiorentina, ma consigliamo a coloro che se la sono persa di provvedere presto.
Una partita di Calcio, con la maiuscola, come se ne vedono poche sui nostri campi e non perchè ci siano state tante emozioni ed occasioni da gol, ma semplicemente perchè le due squadre hanno messo in atto l’antico gioco del pallone.
Gioco che in origine era molto semplice. Poi l’evoluzione di questo sport ha fatto sì che molta di quest’originaria semplicità si perdesse tra tatticismi esasperati e soprattutto sulla mancanza di sportività dell’uomo.
L’importante, quindi, è vincere anche perchè i profitti sono proporzionali ed il gioco passa in secondo piano. Noi italiani su questo non siamo stati mai secondi a nessuno tanto che il nostro calcio pragmatico spesso è stato tacciato di catenaccio. Ora parecchi si sono risentiti con Mourinho, quando ha affermato che il nostro calcio all’estero non piace, ma è un dato di fatto innegabile. Certo la difficoltà è assoluta e per giocare o allenare qui devi essere completo, ma ciò non toglie che il nostro campionato è brutto, vincere o perdere è l’unica discriminante e visto che siamo il paese di Machiavelli, il fine giustifica i mezzi. Per questo la partita di domenica è stata un’eccezione: 22 giocatori si sono affrontati faccia a faccia, rinunciando a difese ad oltranza e ragnatele tattiche. Al triplice fischio, il risultato è stato chiaro: la vittoria era del calcio, perchè a prescindere il risultato che si è consegnato alle statistiche si è onorato il vero spirito di questo gioco.
Bisogna approfittare di queste rare perle perchè visti i nostri tempi, aspettarsi spettacoli simili è pura utopia.

P.S. per approfondimenti ed articoli precedenti, e molto altro ancora sul mondo SW, potete consultare il Blog curato dal nostro amico Kaiserniky: https://scudettowebblog.altervista.org

Articolo di Lallo
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb