Sportività

Dunque, c’era una volta un presidente perdente. Non riusciva a vincere niente nemmeno spendendo tutta la paghetta che gli davano. Comprava a destra e a sinistra, all’estero perlopiù, ma i risultati erano sempre lì a guastargli la digestione. Povero tapino, direte, tanta capacità di sperpero senza nessun ritorno nemmeno di immagine. Ma poi, quando l’unica rivale credibile fece harakiri ecco che trovò un buon modo di spendere e capì le sottigliezze del calcio italiano. Si disse: “perché comprare i giocatori (che costano così tanto) quando posso comprare altre cose”? E così fece. Iniziò a comprare allenatori! … Aveva capito tutto il buon presidente e anche se l’ulcera continuava a guastargli il pancino, qualche risultato iniziò ad arrivare e anzi gli fecero anche due regali davvero commoventi. D’altronde poverino, faceva un po’ pena anche agli altri presidenti che commossi dalla sua ostinazione gli elargirono due tricolorini (sbiaditi e usati in realtà) perché potesse fregiarsene e giustificare con i datori di paghetta le spesuccie invero in filino sopra le righe. Ma tant’è, e felice di potersi fregiare di ciò continuò a spendere come un dannato, certo di aver capito tutto. Quest’anno poi provò una nuova strada e si disse: “ma quegli omini in mutande con la bandierina a cui nessuno porge mai la palla, ma che corrono tutto il tempo con pioggia o con sole, che vita grama che fanno…” Ed ebbe un’ideona. Si disse che se gli avesse elargito qualcosina magari potevano diventare protagonisti e magari aumentavano il tasso tecnico dell’incontro (le parole “tasso tecnico” gli suonavano bene, non le aveva ancora capite, ma gli suonavano bene). Quando però si arrivò all’eccesso di avere mezza squadra in fuorigioco senza che nessuno battesse ciglio, iniziò ad avere un qualche dubbio…qualcuno forse gli disse qualcosa a proposito della sportività. Lui quella parola l’aveva già sentita e anche usata, ma non è che gli fosse così chiaro il significato. Il suo allenatore non la usava mai e quindi magari non era importante, ma i suoi consiglieri continuavano a dirla e allora iniziò ad usarla anche lui senza che gli fosse chiara. I giornalisti erano entusiasti. Ma poi…Gli omini con le bandierine iniziarono ad usarla anche loro quella parola e…le cose cambiarono. Ora la usano tutti e lui non ha capito ancora il significato…L’unica cosa che ha capito e che quella parola gli fa giocare male la squadra, non gli fa arrivare più i punticini e magari gli fa fare figure consone al suo allenatore. Non gli è chiaro…pensava che significasse praticare lo sport e invece…Poverino, ci è rimasto malissimo, pensava che solo i parenti potevano prendergli i punticini e quando ha visto che anche altri possono farlo, e con merito, si è sentito piccolo piccolo. Forse bisognerà raddolcirlo con qualche altro regalino se no rischia un male ancora più grosso al pancino….

P.S. per approfondimenti ed articoli precedenti, e molto altro ancora sul mondo SW, potete consultare il Blog curato dal nostro amico Kaiserniky: https://scudettowebblog.altervista.org

Articolo a Cura di SCA–TTANTE
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.