Superlega di apertura: punto e a capo

Il calcio è bello perché è imprevedibile, Scudettoweb lo è forse ancora di più.
Con queste poche parole si può sintetizzare la Superlega di Apertura 2009/10.
Non è un caso infatti che se nel calcio non è facile ripetersi, nella superlega lo è ancora di più e si assiste di campionato in campionato a ribaltoni che in quello “vero” non ci potrebbero essere (salvo eventi imponderabili come Calciopoli).
Accade così che l’eterno secondo Digital Boy, stanco di perdere le finali, decida di trovare nuovi stimoli catapultandosi in serie B, accade che un manager esperto e capace come Tony Manero decida di seguirlo.
Le due serie A sono state decisamente appassionanti seppure per motivi diversi: in A1 ha spadroneggiato Fralex dimostrando una netta superiorità sugli avversari, basti pensare che il primo posto non è mai stato in discussione, mentre tutti gli altri hanno lottato per non finire nei play out, complice anche l’abbandono dichiarato da LucaFiqo che ha partecipato solo (e neanche) con la presenza. La domanda sorta spontanea un po’ a tutti è stata: non sarebbe stato meglio abbandonare alla fine della scorsa lega di chiusura invece di partecipare ad un campionato senza voglia ed impegno?
In A2 è stata un’altalena di emozioni con Mamoski partito fortissimo che ha pagato la preparazione improntata ad un grande inizio finendo in calo di condizione e retrocedendo incredibilmente in serie B dopo aver perso i playout contro Lallo.
La serie è stata vinta dal nuovo che avanza Kavos che ha avuto la meglio su tutti al termine di un girone combattutissimo ed è andato a sorpresa a battere umiliando (senza alcun rispetto per la sua veneranda età) Fralex in finale aggiudicandosi il trofeo più ambito: la Superlega.
E Kavos non si è fermato lì decidendo di fare sua anche la Champions ai danni del malcapitato Jdn.
Completa il trionfo della A2 (dovuto probabilmente ai motivi sopra enunciati, cioè alla presenza di maggiori squadre competitive in questa stagione) la doppia vittoria di Massituo che si aggiudica la Coppa Uefa e la Supercoppa Europea.
Ma la sorpresa più bella di questa stagione è stato probabilmente Scattante, manager di serie C, che ha approfittato del poco interesse delle grandi squadre per la Coppa di Superlega andando a vincerla meritatamente e battendo anche Kavos nella Supercoppa di Lega  facendo così una storica doppietta per un manager delle serie minori.
Storico evento anche per il Kaiser: finalmente si è salvato con le sue forze e non ha avuto bisogno di ripescaggi.
Il palazzo ha allora deciso di aiutare Zande forte delle sue importanti conoscenze quale direttore della Zandetta che viene promosso in serie A ai danni di Jackal che nonostante la sua baresità e la conseguente amicizia con la famiglia Matarrese si è dovuto arrendere.
Non c’è neanche il tempo di esultare, il tempo di godersi i trionfi  o di leccarsi le ferite che si ricomincia: è ora di confermarsi o di riabilitarsi, è ora di dimenticarsi quello che è stato e di voltare pagina, perché nella Superlega non esistono valori predeterminati e ci vuole poco a passare dai trionfi alle sconfitte, ci vuole altrettanto poco a cancellare le delusioni e diventare grandi.

Articolo a Cura di Mike75

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