SWBlog rinnova i canali di comunicazione

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Cari Lettori, eccoci qua a portarvi notizie per il nostro amato blog.
Cominciamo col dire che le novità che oggi presentiamo sono dovute in parte a quanto abbiamo riscontrato negli ultimi tempi su Facebook ed in parte alla volontà di non perdere quanto abbiamo creato in questi anni.
Non si sa per quale motivo: forse un qualche utente che ha segnalato la pagina e il blog, forse un cambio nell’algoritmo del social blog blug, forse “falsi positivi” dovuti al motore di Facebook, fatto sta che negli ultimi tempi abbiamo riscontrato una forte difficoltà a condividere articoli e link del blog, tanto che gli ultimi abbiamo dovuto caricarli testualmente come “note”.
Ora, a seguito dei problemi rilevati abbiamo provato anche a segnalare all'”assistenza FB” i problemi, ma nessuna risposta ci è giunta sul punto.
A questo punto chi vi scrive ha fatto una serie di considerazioni: piuttosto che far morire la pagina, con possibili ripercussioni sul blog che nel frattempo ha compiuto 14 anni, forse è il caso di guardarsi intorno ed escogitare qualcosa di diverso, anche perchè diciamocelo francamente,Facebook da alcuni anni ha intrapreso un lento declino come possono testimoniare i giovani d’oggi.
A questo punto abbiamo deciso di sbarcare su due fronti.
-Il primo, celeberrimo, che in molti probabilmente conoscono, è finalizzato a garantire ai nostri lettori un aggiornamento costante, ed una maggiore interattività con voi…Siamo lieti di annunciarvi che abbiamo aperto il canale Telegram del nostro blog.
Qui daremo aggiornamenti (più frequenti di quanto è avvenuto negli ultimi mesi, anche a causa di FB) relativi alla sfera scudettiana (blog, news, raduni etc….).
-Il secondo è probabilmente meno noto. Da oggi SWBlog sbarca su Mastodon.
Cos’è Mastodon? Beh la risposta è lunga, ma merita di essere letta, quindi abbiate pazienza e leggete quanto segue, secondo noi, merita la vostra attenzione.

Citando il sito ufficiale: https://mastodon.uno/about

Mastodon.uno è il social italiano generalista indipendente, etico, libero, gratuito, decentralizzato, è una istanza italiana che fa parte della federazione mastodon: il fediverso. Mastodon.uno è l’istanza italiana del fediverso che rispetta la privacy: senza pubblicità, senza paywall, senza algoritmi, senza cookies di profilazione, è indipendente, senza azionisti, investitori o gruppi/circoli/centri a cui dover riferire, senza tracciabilità.
Mastodon.uno non è un social commerciale, non ha alcun scopo di lucro, nessuno ti spia, nessuno analizza cosa stai facendo, nessuna fastidiosa registrazione, niente dati personali, niente costi premium, nessuna notifica fastidiosa, nessuna email e niente banner pubblicitari.
Mastodon.uno è il social etico che non ti profila e non usa algoritmi, non deciderà mai cosa devi vedere, cosa devi comprare e quali persone seguire….

Che vuole dire?
Beh, per essere più precisi prendiamo quanto scritto in questo articolo e adattiamolo alla nostra situazione.

Twitter, Facebook e Instagram sono i social network che conosciamo tutti. Cosa hanno in comune?
Ognuno di loro ha il proprio (unico) server, con le proprie regole e i propri utenti. Un utente di Twitter non può comunicare con un utente di Facebook, e un utente di Facebook non può decidere di eliminare il proprio account trasferendo tutta la sua storia su un account di Instagram.
La timeline per ognuno di essi è unica, e ciascuno di noi legge unicamente i profili che segue (la famosa “Bolla Social” che alimenta e fomenta valanghe di troll). Di conseguenza, per quanto i 3 maggiori social vantino ciascuno di milioni di utenti attivi, se il nostro profilo ha (ipotizziamo) 400k follower, quando si aggiunge un contenuto questo viene visto da 400k di follower più eventuali ricondivisioni, non da tutti i milioni di utenti.
Poi, se (come forse è avvenuto nel nostro caso), il social network decide che il tuo contenuto non rispetta le condizioni d’uso, questo lo elimina. Si può cercare di chiarire con l’ufficio amministrativo del social network stesso per fartelo riaccettare, ma se loro decidono che quel contenuto non è accettato, quel contenuto non sarà pubblicato, e se tu non vuoi perdere i tuoi follower ti adatti alle loro regole (come nel nostro caso). E per fortuna non hanno bloccato l’account.
Se il server del social dovesse avere problemi tecnici, tutti i milioni di utenti non possono collegarsi (e nella storia d FB questo è già avvenuto), oppure se un Governo decidesse di censurarlo, i cittadini di quel paese non potranno più usare quel social network.
Non dimentichiamo che tutti i dati stoccati su un server unico sono dati che possono essere venduti a qualsiasi miglior offerente (e qui multe a FB ne sono fioccate, tralasciamo in questa sede il caso Cambridge-Analytica).
Sostanzialmente quando si pensa ad un social, si pensa ad un social centralizzato.

Mastodon invece è differente, e come altri progetti (Diaspora*, Friendica, Hubzilla) è un network federato. Questa tipologia di network è composta da tanti piccoli server indipendenti, che hanno domini, nomi, regole e utenti indipendenti e diversi, con la particolarità che questi server possono comunicare tra di loro. Ogni server si chiama Istanza (quella che abbiamo scelto è Mastodon.uno ed è italiana). Quando ci si iscrive a Mastodon, in realtà ci si iscrive ad una Istanza di Mastodon.
Bisogna quindi scegliere l’istanza a cui si vuol fare parte. Esistono tantissime istanze, queste possono essere pubbliche o ristrette, e ognuna di essa può decidere se vuole fare parte dell’intero ecosistema Mastodon permettendo i collegamenti con le altre istanze.
Una volta eseguito il primo accesso ci ritroveremo un’interfaccia grafica quasi identica a quella di Twitter, con l’unica differenza che il Tweet si chiama Toot, il Retweet si chiama Boost, e che invece di una timeline ce ne sono 3, così identificate
• Home: che mostra tutti i contenuti di tutti i profili che seguiamo.
• Locale: timeline dell’istanza (ossia del server dove ci siamo registrati). Tutto ciò che viene scritto nel server da tutti gli utenti finisce qui dentro, sia di persone che seguiamo che di persone che non seguiamo (tranne quelle che abbiamo bloccato o silenziato). Ciò significa che anche essendo nuovi e avendo 0 seguaci, tutti coloro che sono registrati nel nostro stesso server ci leggeranno in questa timeline.
• Federazione: questa è la timeline della federazione.
Ma il fatto di essere seguito da un solo utente del mio server e magari da un altro di una “istanza” differente, magari più numerosa, mi dà comunque la possibilità di avere un potenziale pubblico maggiore, poiché potenzialmente, potrei contare sugli iscritti al mio server e su quelli del seguace proveniente dall’altra istanza.
Non solo si posso comunicare con utenti di istanze differenti, si posso anche esportare tutti i dati con un backup, tutto quello che viene caricato, eliminare completamente il proprio account da una istanza e registrarla su un altro server ricaricando tutta la nostra storia (con i nostri dati salvati).

I server, inoltre, come già anticipato, non sono gestiti da grandi amministrazioni, o da colossi informatici, ma da persone come noi con le quali possiamo tranquillamente parlare, e di conseguenza si ha la possibilità di chiarire umanamente ogni tipo di disguido. Peraltro, le società commerciali che speculano sulla compravendita di dati personali, non avrebbero motivo di pagare per avere i dati di pochi migliaia di iscritti ad un server, perché quegli utenti potrebbero poi spostarsi, con facilità, in un altro senza perdere nulla dei propri contenuti pubblicati. Questo è un social decentralizzato.
Ah, in fase di iscrizione, non vengono chiesti dati personali, solo un recapito mail ed una password, volendo si può rimanere anonimi.
Non ci sono pubblicità che finiscono sulle timeline, e tutti i messaggi di tutti gli utenti sono visualizzati in ordine cronologico, senza nessun algoritmo che favorisca un utente invece di un altro.
Per riassumere brevemente, se Facebook, Twitter ed Instagram fossero delle istanze di Mastodon, gli utenti di tutti e 3 i social potrebbero comunicare tra di loro, e sarebbero liberi di spostare il proprio account da Facebook a Twitter senza perdere nessuna foto e nessuna pubblicazione. Questo è il concerto di federazione, anzi di Fediverso.

Per maggiori approfondimenti vi invito a leggere questi due articoli:
https://cagizero.wordpress.com/2018/12/18/mastodon-il-fediverso-ed-il-futuro-decentrato-delle-reti-sociali/

https://mastodon.it/it/fediverso

Nel frattempo vi invito ad iscrivervi ai nuovi canali, trovate i link nella colonna a destra, in alto, o e nei sopracitati link presenti nell’articolo.

Kaiserniky

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