Da capitano a capitano

Ci sono stati cinquanta minuti, in questo turno infrasettimanale, in cui abbiamo assaporato l’illusione di avere, ancora, un campionato da vivere e giocare.
Dal 38′ del primo tempo, infatti, la Roma si era portata in vantaggio con il gol del suo capitano, Francesco Totti.
Le tre sostituzioni effettuate da Mancini, rischiando il tutto per tutto, hanno sbilanciato la squadra, lasciandola in balia degli avversari ed in dieci per l’ultima mezz’ora, a causa dell’infortunio di Maxwell.
La Roma, di conseguenza è diventata padrona della gara ed ha avuto diverse occasioni per chiudere i conti agevolata dalle scelte, discutibili, di Mancini.
Tutto sembrava scorrere secondo un copione già scritto, fino a che l’altro capitano, Javier Zanetti, conquistata palla al limite dell’area, non ha deciso di richiudere il discorso scudetto, scagliando un tiro imparabile verso la porta di Doni. Di nuovo più nove e campionato in cassaforte.
Accanto alle solite polemiche sulla classe arbitrale, il cui rendimento risulta oggettivamente non adeguato al livello di gioco, ci permettiamo di segnalare il persistente malcostume delle simulazioni da parte dei giocatori, assolutamente inaccettabile per dei professionisti profumatamente pagati. Hollywood prenda nota magari c’e’ un futuro nel cinema.


Articolo di Lallo
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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