L’ inversione dei ruoli

Il Milan samba stecca e l’Inter operaia allunga. Si potrebbe sintetizzare così quest’ultima giornata di campionato, almeno così parrebbe ad un analisi superficiale. Ma entriamo nel merito per vedere cosa realmente è accaduto … Forse non tutti sanno che siamo ormai in recessione e quindi l’economia è particolarmente in crisi. L’Italia che non brilla da tempo per le capacità innovative specie nelle imprese di alto livello tende a essere nelle retrovie in tutti i campi. Si può tranquillamente affermare che non esiste se non in settori trascurabili, il necessario investimento per raggiungere livelli di competitività necessari per elevare il prodotto. Questo che è poco più di un fastidio per le grandi imprese (nel senso che i grandi Manager rischiano di azzerare i loro guadagni… di quest’anno, mica quello che hanno accumulato negli anni precedenti…), crea un problema alle piccole società che devono rischiare un po’ di più perchè hanno meno capitale a disposizione. La logica conseguenza è che almeno all’inizio, i piccoli si sono sentiti in dovere di affermarsi per poter meglio inserirsi nelle fasce dove il prodotto è più apprezzato… in alto quindi. E i grandi, pachidermici nelle loro dinamiche ma risoluti e coscienti della loro forza inerziale, ci hanno messo un po’ a muoversi, ma presto hanno provveduto a riprendere in mano la situazione. Capita quindi che mentre all’inizio le sorprese erano all’ordine del giorno, tante facce nuove e anziani in fase di arranco, oggi (domenica) i vecchi sono tornati al loro posto. Poco importa se a passo di samba zoppicante o con cucchiaiate di cardiotonici ben assestate, l’importante è riprendersi i ruoli assegnati negli anni. Quindi la povera Udinese, il povero Napoli e altri poveretti vari che hanno il solo torto di cercare il rinnovamento eccoli relegati al ruolo di speranza sconfitta, mentre i vari poteri forti tornano a farsi minacciosi o per risalite di posizioni o per mantenimento dei ruoli elevati. Quindi non sorprenda se il Milan si eleva o se la Roma recupera posizioni, perché chi può è in grado di distinguersi con il potere del made in Italy, vendendo fumo, tagliando i fondi ai nemici (università e scuola in primis), divertendo la comunità internazionale e spaventando i tedeschi quando meno se lo aspettano (Merkel docet).
E l’Inter direte voi? Quella non c’entra. Moratti non ha ancora capito in che serie gioca figurarsi se capisce il ruolo che deve ricoprire o l’economia e del paese…

P.S. per approfondimenti ed articoli precedenti, e molto altro ancora sul mondo SW, potete consultare il Blog curato dal nostro amico Kaiserniky: https://scudettowebblog.altervista.org

Articolo di SCA-TTANTE
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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