Il Diavolo veste di nero

Ci sono volte in cui il sentirsi superiori a qualsiasi avversario e incolpare solo la sfortuna per i propri insuccessi può scatenare delle reazioni incontrollate o incontrollabili nei propri avversi. La reazione che una squadra avversaria può avere quando vede che la tratti con superiorità, quasi con sufficienza, può essere un aumento della propria voglia, della propria energia, delle proprie forze. Fino ad ottenere un risultato impronosticabile alla vigilia. La reazione che la sfortuna può avere quando sente che incolpi unicamente lei delle tue sconfitte è il raddoppiare della propria dose giornaliera, facendoti perdere la bussola e, di conseguenza, l’orientamento.
La somma di questi due fattori molte volte coincide anche con la crisi di una squadra che è realmente superiore agli altri e alla quale la fortuna ha regalato solamente sorrisi negli anni addietro.
Chi in questa crisi c’è finito dentro con entrambe le gambe, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è il Milan. La sua superiorità, l’esibizione della propria presunzione, l’ha voluta dimostrare a partire dalla campagna acquisti, quando, perso Shevchenko, ha pensato di rimediare col solo Oliveira. Poi, partita dopo partita, quando non ha mai voluto ammettere la propria situazione di difficoltà, la fortuna le ha voltato le spalle, aumentando anzi, il proprio muro di gomma contro il quale si imbattono i granatieri rossoneri.
Ieri sera il Lilla ha reso piccola piccola una squadra che, a sua detta, punta diretta la Coppa con le grandi orecchie. Due gol, uno per tempo. E una traversa. Entrambe le reazioni in una partita sola. Forse, in questa storia, è giunta l’ora di cambiare capitolo….

Articolo di Zanetti Capitano
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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