Il momento dei ritorni

E’ ora dei ritorni.
L’Italia torna a vincere, ma non a convincere, come è nella sua storia.
E’ tornata la nazionale che non esalta, che annoia per lunghi tratti, ma che, seppure a fatica torna a vincere.
Sono tornati i cosiddetti campioni in nazionale: i vari Toni, Del Piero e compagnia varia che dovevano fare (e l’hanno fatta) la differenza.
E’ tornata la Juventus che vince sempre (anche se solo in serie B) e molti si sono affrettati a dire che potrebbe essere prima anche in serie A (dimenticandosi del livello tecnico nettamente maggiore nella massima serie).
E’ tornato Paparesta che, dopo che gli era stata chiusa la porta dello spogliatoio, si era visto chiudere anche quella che portava al campo.
Torneranno, grazie all’arbitrato del Coni, anche i punti alle squadre che hanno subito penalizzazioni per illecito sportivo.
E dopo tutti questi ritorni cosa ci manca?
Ci manca solo che tornino Moggi, Giraudo e Carraro in modo tale che si ritorni a qualche mese fa, prima della pseudo-pulizia che è stata fatta, si ritorni a qualcosa che in realtà non è mai andato via: il vecchio calcio corrotto che nessuno voleva più, perché come dicono sempre i nostri nonni, si stava meglio quando si stava peggio.

Articolo di Mike75
A cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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