Totti chi?

E Dio disse Totti, ma Totti non rispose. Capita così che ad ogni appuntamento della nazionale l’argomento non è più chi giocherà, se ci qualificheremo, ma come mai il capitano della Roma, non sia in squadra. Gli accordi precisi tra l’allenatore e il giocatore sono talmente segreti che neanche i diretti interessati sanno di cosa si tratti.
Il giocatore, impegnato nel recupero da un infortunio più lungo della storia, dice che per ora non se ne parla. Che si condivida o meno, la sua posizione l’ha presa, ma doveva farlo? Chi decide se essere convocato o meno non è certo Totti, eppure il nostro cittì lo aspetta come una madre in pena. Abete richiama all’ordine il giocatore, i tifosi si dividono, l’Italia vince, ma è sempre Totti l’argomento. Quando Mancini, Vialli, Baggio, giocatori di grande carisma e personalità, hanno avuto dei problemi con la nazionale non sono stati più riconvocati. Giusto o sbagliato che sia le regole del gruppo, o forse solamente semplici regole, hanno sempre prevalso. Ora che un giocatore rifiuta la nazionale quasi quasi lo si prega di tornare. Inutile dare la colpa ad un giocatore, non lo si può forzare a fare qualcosa che non vuole, ma si può pretendere da un allenatore amor proprio e senso di lealtà verso tifosi e il resto dei giocatori. I tempi cambiano, i giocatori sono sempre gli stessi, ma gli allenatori evidentemente no.

Articolo di Giovanni1982
A Cura del Gruppo Giornalistico di ScudettoWeb

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